🟠 Quando si parla di Ricondizionamento Fisico e Riabilitativo bisogna tenere in considerazione molti fattori. In primo luogo, la presenza di un Team specializzato costituito da Medico Sportivo, Fisioterapista, Nutrizionista e Preparatore Fisico.

🏋🏻‍ La scelta dei carichi di lavoro durante il percorso di Ricondizionamento sono fondamentali, tuttavia non sono presenti moltissimi studi a riguardo. Molto è dato dal tipo di Sport di riferimento dell’atleta trattato e dal periodo in cui sta avvenendo (Fase Infiammatoria, Fase Fibroblastica, Fase di Maturazione e Rimodellamento)

Un esempio pratico è quello della lesione Femoro-Rotulea, un maratoneta verrà “ricondizionato” sicuramente con carichi di lavoro differenti rispetto ad un Sollevatore Olimpico. Tralasciando la fase Infiammatoria, nella quale sono da evitare qualsiasi tipi di carichi al di fuori di un allenamento cardiorespiratorio e di miglioramento della Forza nell’arto controlaterale, la fase Fibroblastica può prevedere carichi di lavoro fino al 50 % di 1RM sia per il maratoneta che per il Sollevatore di Pesi. Così facendo è possibile allenare non solo il distretto interessato ma, anche, zone distali ad esso.

🏃🏻‍La Fase di Maturazione e Rimodellamento, invece, può prevedere carichi di lavoro superiori, fino al 50-75 % di 1RM in caso di Maratoneti e carichi intorno al 75% di 1RM nei Sollevatori di Pesi. Dove, nel caso di quest’ultimo, in Sport di tipo Statico-esplosivo sarà possibile allenare anche la Potenza in Sforzi Singoli (80-90 % di 1RM).

➡️ In questi casi però, il fattore più importante è il raziocinio, perché, quando ci troviamo dinanzi ad una qualsiasi problematica dell’atleta bisogna svolgere una valutazione accurata e comprendere quando, e se, è possibile passare allo step successivo di Ricondizionamento Fisico.

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